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Alba oltre il tartufo: un tour tra gusto e arte

In occasione dell’inaugurazione del B&B HOTEL Alba, abbiamo avuto modo di scoprire la città simbolo delle Langhe, le sue storie, i suoi segreti e i suoi sapori

Alba, l’opera di Valerio Berruti in Piazza Michele Ferrero

Lo scorso 28 novembre, ad Alba, è stato tagliato il nastro dell’ultima struttura nata in casa B&B Hotels, catena internazionale con oltre 850 hotel in Europa e più di 75 in Italia. Un’apertura strategica, defilata dal centro ma a a meno di 5 minuti dall’uscita dell’autostrada, strategica per dare facile accesso a una terra generosa e bellissima come quella delle Langhe, quasi superfluo ricordarlo, patrimonio dell’Umanità Unesco in quanto paesaggio culturale, dove la bellezza delle valli vitate è anche culla di una cultura gastronomica unica per eccellenza e tradizione.

I tartufi Morra

Alba e il tartufo bianco: alle origini del mito

A questo proposito, il nome di Alba è naturalmente associato a quello del tartufo bianco. Ma non è sempre stato così. Questo legame all’apparenza ancestrale, è nato in realtà da una geniale intuizione di Giacomo Morra, il cui nome è indissolubilmente legato non solo alla storia del tartufo bianco, ma, più in generale, quella del turismo enogastronomico italiano. Nato nel 1899, Morra fu un pioniere, un imprenditore visionario che intuì le potenzialità di un prodotto unico al mondo. Fu lui infatti ad attribuire alla città di Alba – organizzando qui, nel 1929, la prima Fiera del Tartufo – la paternità di un prodotto che in realtà si trova su tutto il territorio delle Langhe. Una brillante operazione di marketing, la definiremo oggi, basata sull’intuizione della potenzialità di questo prodotto e della suggestione ad esso legata, resa ancora più efficace e innovativa dal coinvolgimento da parte di Morra nell’attività di promozione di personalità del calibro di Marilyn Monroe, Winston Churchill e Sofia Loren. Nel 1930 Giacomo fondò Tartufi Morra, la prima azienda dedicata alla commercializzazione e alla trasformazione del tartufo bianco d’Alba, e oggi è possibile visitare lo storico punto vendita aziendale di Piazza Pertinace 3 ad Alba, riferimento per la città e tappa obbligata per i turisti in visita.

Piazza Risorgimento con la Cattedrale di San Lorenzo

Arte e storia tra le vie del centro


Ma, come dicevamo, Alba non è solo tartufo. E non ci riferiamo unicamente alle tante altre specialità gastronomiche della zona, dai vini, Barolo e Barbaresco in prima fila, alla nocciola tonda, ai tajarin e via dicendo. Ma anche ai tanti tesori nascosti in città. Nel piccolo e curato centro storico, domina la Cattedrale gotica di San Lorenzo con le sue navate slanciate coperte con volte a crociera dipinte a cielo stellato. A spiccare per pregio è però il coro di inizio ’500, opera di fine ebanisteria costituito da trentacinque scanni splendidamente intarsiati.

La Pietà di San Domenico

Ma di chiese ricche di tesori ce ne sono altre ad Alba, come quella di San Domenico con i suoi notevoli affreschi e il gruppo scultoreo conosciuto come La Pietà, fatto collocare qui dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi nel 1949 per commemorare i caduti della Resistenza albese del 1943-45. E ancora, la Chiesa di San Giovanni Battista che ospita due opere di grande interesse: una Madonna in adorazione del Bambino opera di Macrino d’Alba e una trecentesca Madonna del Latte. Presso il Duomo di Alba si trova anche il Centro Studi Beppe Fenoglio, dedicato alla memoria di uno egli albesi più illustri e a quella della Resistenza, alla quale non solo ha preso parte ma che tanto, e tanto profondamente, Fenoglio ha raccontato nelle sue celebri opere.

Gli affreschi di San Domenico

Da vedere anche Piazza Michele Ferrero, recentemente intitolata al proprietario dell’omonimo Gruppo, altro vanto della città, scomparso nel 2015. La famiglia Ferrero ha donato alla città un’opera monumentale di Valerio Berruti, una scultura in acciaio inox bronzato di 12,5 metri di altezza, 6,8 metri di larghezza e 30 centimetri di spessore, per un totale i 12 tonnellate, che rappresenta una bambina – soggetto tipico della produzione dell’artista – di nome Alba che, con la sua sagoma, segna un nuovo profilo della città. Per scoprire questi e tanti altri segreti della città, è possibile partecipare a un Walking tour guidato organizzato dall’Ente del Turismo che ha sede proprio in piazza Risorgimento, a fianco della Cattedrale.

Il classico vitello tonnato della trattoria Aldente

Una sosta di gusto


Una gita ad Alba, come detto, significa anche godere di una proposta gastronomica di altissima qualità. Per assaporare i piatti tipici della zona realizzati con competenza e radici salde nella tradizione, un indirizzo interessante è quello della Trattoria Aldente, che in un ambiente tradizionale e confortevole propone piatti tipici come Gnocchi al Castelmagno, Vitello tonnato e un delizioso Bonet, accompagnati da ottimi vini di Langa.


Una camera del B&B Hotel Alba

E finalmente si torna al B&B Hotel Alba


Inaugurata il 28 novembre, la nuova struttura B&B Hotels di Alba è il punto di partenza perfetto non solo per scoprire la città, ma anche il territorio che la circonda e le tante attività che è possibile svolgere qui, come per esempio la caccia al tartufo accompagnati da un esperto trifulau e dal suo cane. Ideale per soggiorni di lavoro o di piacere, l’hotel dispone di 89 camere nelle tipologie doppie, matrimoniali, triple e quadruple, esteticamente impeccabili nella loro accogliente semplicità, per offrire a tutti il massimo comfort. Tra gli aspetti più apprezzati dai visitatori, ci sono senz’altro i materassi, ma anche la ricca colazione a buffet, che si prolunga dalle 7 alle 10 del mattino per dare modo a tutti di poterne godere con la serenità che si addice a una vacanza.

Il ricco buffet della colazione

Tra i plus offerti dalle strutture B&B Hotels certamente l’approccio sostenibile, che vede per esempio il Gruppo aderire alla filosofia plastic free, e ottenere riconoscimenti internazionali in ambito di sostenibilità ambientale e sociale; nonché il vantaggioso programma B&me, al quale ci si iscrive gratuitamente e che offre una serie di vantaggi davvero interessanti come, per esempio, la possibilità di prenotare nelle strutture di nuova apertura a soli 50 euro una stanza di qualsiasi tipologia. Interessante anche il piccolo ma fornito Shop automatico all’ingresso, dove trovare non solo snack o addirittura pasti da scaldare al microonde, ma anche beni di prima necessità come piccoli prodotti tecnologici o prodotti per l’igiene quotidiana.
Per vivere al meglio la destinazione e i suoi eventi, gli ospiti in partenza da Roma potranno raggiungere la città grazie all’Espresso Langhe-Monferrato, un treno notturno che collega Roma con Alba, soluzione perfetta e comoda per non perdersi il programma della 94esima edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba

L’accogliente ingresso del B&B Hotel Alba

La serata inaugurale


“Siamo orgogliosi di essere presenti sul territorio europeo con oltre 850 strutture. Il nostro gruppo internazionale è arrivato in Italia più di dieci anni fa e oggi contiamo su 75 hotel da Nord a Sud” ha sottolineato Sara Schiaffonati, Sales & Marketing Director B&B Hotels in occasione della serata inaugurale della struttura, “Alba rappresenta un altro tassello importante di questa crescita. Con tre strutture già presenti nelle Langhe, Roero e Monferrato, tra cui Cherasco aperta solo un anno fa, e ora Alba, offriamo ai nostri ospiti un’esperienza di accoglienza sempre più raffinata. Abbiamo curato ogni dettaglio dell’interior design per garantire loro un soggiorno indimenticabile. Ma ciò che davvero fa la differenza è l’accoglienza calorosa che tutto il nostro staff, guidato dai nostri hotel manager, riserva ai clienti, facendoli sentire come a casa”.

Il risotto di Re Carlo

La serata inaugurale del 28 novembre è stata allietata, tra l’altro, dalla presenza dello Chef Enrico Derflingher, presidente dell’associazione Euro-Toques Italia e a lungo chef della casa reale a Buckingham Palace, che ha preparato live il suo celebre Risotto del Re Carlo fatto con tartufo, gorgonzola e zafferano, preparato per i reali inglesi, ovviamente, ma anche per tante altre personalità illustri, contribuendo così a portare alcuni dei principali prodotti del territorio piemontese nel mondo.

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