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Abbadia San Salvatore: una Vigilia di Natale speciale

Alle pendici del Monte Amiata, c’è un borgo che custodisce una delle più antiche e suggestive tradizioni natalizie d’Italia: la Festa delle Fiaccole. Questa celebrazione millenaria, che si rinnova ogni 24 dicembre,è un perfetto connubio tra sacro e profano, dove il fuoco diventa protagonista di un rito che unisce un’intera comunità

Ad Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena, la preparazione della Festa delle Fiaccole inizia già alla fine dell’estate, quando i “fiaccolai” cominciano la ricerca della materia prima necessaria per costruire le caratteristiche strutture piramidali di legno, che possono raggiungere i sette metri d’altezza, chiamate per l’appunto “fiaccole”. La costruzione di questi monumenti rurali richiede una tecnica particolare, tramandata di generazione in generazione, che prevede la levigatura e l’intreccio dei tronchi secondo antichi metodi costruttivi.

Il significato profondo di questa tradizione affonda le radici nella natura vulcanica del Monte Amiata. Gli abitanti di Abbadia si considerano infatti “figli del fuoco”, in riferimento al passato vulcanico della montagna che ha generato una terra ricca e generosa. Questo legame con il territorio si è manifestato anche attraverso l’attività mineraria, con l’estrazione del cinabro per la produzione di mercurio, oggi testimoniata dal Museo Minerario.

La cerimonia del 24 Dicembre

Il momento culminante della festa si svolge la Vigilia di Natale. Alle 18:00, con la suggestiva Benedizione del Fuoco, ha inizio la cerimonia di accensione. La filarmonica locale accompagna l’evento con canti natalizi mentre la prima fiaccola, posizionata davanti al Municipio, viene accesa con il fuoco sacro. Da questo momento, i Capi Fiaccola, portando le loro torce ardenti, diffondono il fuoco per tutto il centro storico, accendendo le decine di fiaccole distribuite nel borgo.

La notte prosegue in un’atmosfera di festa e condivisione, con le persone che si riuniscono attorno alle fiaccole per cantare le “pastorelle”, i tradizionali canti natalizi locali, e condividere cibo e bevande. È un momento di profonda socialità che incarna i valori dell’accoglienza e della comunità.

Questa celebrazione unica nel suo genere offre ai visitatori l’opportunità di vivere un Natale diverso, autentico, dove i valori della tradizione, della condivisione e dell’accoglienza si manifestano attraverso il linguaggio ancestrale del fuoco.

Il patrimonio storico e culturale

Abbadia San Salvatore non è solo la città delle Fiaccole. Il suo ricco patrimonio storico e culturale merita una visita approfondita. Il nome stesso della città deriva dall’antica abbazia benedettina di San Salvatore, fondata nel 743, di cui oggi si possono ammirare la chiesa e la suggestiva cripta con le sue 35 colonne dai capitelli tutti diversi.

Il Museo di Arte Sacra, dedicato a Don Roberto Corvini, custodisce preziosi tesori, tra cui il reliquiario scoto-irlandese del VI-VII secolo e una copia della celebre Bibbia Amiatina. Il Parco Museo Minerario offre invece un’immersione nella storia industriale della città, con percorsi che raccontano la vita dei minatori e l’evoluzione dell’attività estrattiva.

La natura e il Monte Amiata

La posizione privilegiata di Abbadia San Salvatore, sul versante senese del Monte Amiata, offre opportunità per attività all’aria aperta in ogni stagione. In inverno, la stazione sciistica con i suoi 10 chilometri di piste attira gli appassionati degli sport invernali, mentre nelle altre stagioni il territorio si presta a escursioni, trekking e gite in bicicletta.

La vetta del Monte Amiata, facilmente raggiungibile dal centro del paese, regala panorami mozzafiato sulla campagna senese e grossetana. L’iconica croce in acciaio sulla cima è diventata un simbolo del territorio, visibile da chilometri di distanza.

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