A Trevi (Pg) si inaugurerà “Trame naturali. Le radici a Trevi intessono il futuro”, progetto per la riqualificazione del paesaggio trevano e per il contrasto al degrado ambientale e urbano. Parte essenziale dell’iniziativa è il nuovo Parco Agricolo di Borgo Trevi, spazio rurale, destinato alle attività agricole di tipo sperimentale, ma anche luogo di socializzazione e di ritrovo per la comunità, fruibile per finalità ludiche, ricreative, didattiche e sportive.
A Trevi la Festa di Inaugurazione
Sabato 18 giugno presso il nuovo Parco Agricolo di Borgo Trevi, si terrà la Festa di Inaugurazione del progetto “Trame naturali. A Trevi le radici intessono il futuro”, ambiziosa operazione di riqualificazione e valorizzazione del paesaggio trevano voluta dal Comune di Trevi, con il sostegno di Regione Umbria.
Il progetto Trame naturali
Finalizzato a connettere il paesaggio di Borgo Trevi, la parte bassa della città, con quello di Trevi, sulla collina, riqualificando aree dismesse che saranno messe a completa disposizione della cittadinanza, si articola in quattro interventi, quattro fili di un’unica tessitura: la creazione di un Parco Agricolo urbano lungo la Flaminia; la sistemazione e il completamento dell’edificio del punto di accoglienza all’ingresso di Borgo Trevi per realizzare una struttura ad uso turistico e sociale; il restauro della torre-colombaia nell’uliveto di Villa Fabri per collocarvi un centro di documentazione sul paesaggio della fascia olivata; la realizzazione del Parco delle Colline nel contesto del campo sportivo di Trevi con l’inserimento di impianti vegetali coerenti con le essenze dei luoghi.
Il Parco Agricolo di Trevi
Parte fondamentale del progetto e, non a caso, sede della Festa di Inaugurazione di “Trame Naturali”, è il Parco Agricolo, geograficamente posizionato lungo la via Flaminia alla base della città di Trevi, inserito in un paesaggio a forte antropizzazione. In sintonia con gli obiettivi generali di “Trame naturali”, la realizzazione del Parco Agricolo ha comportato la riqualificazione di aree inutilizzate o in abbandono, tramite la valorizzazione e l’integrazione degli elementi caratteristici già presenti nella zona, come le antiche trame di appoderamento, di cui si è tenuto conto per definire la struttura dei campi destinati alla coltivazione, la preesistenza di canali naturali o artificiali, e le tracce dei percorsi interpoderali, che sono state ricercate e adoperate come base per disegnare la rete di itinerari pedonali e ciclopedonali e i semplici sentieri in terra, che attraversano l’intera superficie del Parco, rendendolo pienamente fruibile per la cittadinanza, in modo compatibile con l’attività agricola.
Il recupero del borgo
Il recupero della vocazione rurale e produttiva di un’area interna al tessuto urbano di Borgo Trevi, soggetta al rischio di degrado ambientale, di deterioramento graduale del valore paesaggistico e di ridotta qualità architettonica degli insediamenti, non ha solo finalità utilitaristiche, legate alla produzione del cibo, ma presenta significativi risvolti sociali e culturali, connessi alle dinamiche di comunità, alla creazione di nuovi spazi di ritrovo e aggregazione, alla fruizione degli spazi per ragioni ludiche e per la pratica sportiva, e alla ricostruzione di un rapporto affettivo di interazione tra comunità e luoghi.