In uno dei quartieri più cool della capitale c’è un angolo “old british style”. Ci troviamo a Trastevere, al Treefolk’s Public House, il tempio della Real Ale, la tradizionale birra inglese non filtrata, né pastorizzata, che viene maturata e rifermentata in fusto (cask).
Un british bar con ristorante gourmet
Il locale, uno dei più grandi whisky e cask bar con ristorante gourmet di Roma, è un mix tra classico e moderno, sia nei dettagli dell’arredamento, ispirato all’Inghilterra anni ’20, sia nel tipo di proposte enogastronomiche.

Una selezione di birre british
Tre gli ambienti progettati dall’architetto Salvatore John Campanella. La Public House col suo cask bar ed una selezione di 12 birre a pompa ed 8 spine e le tipiche sedute al bancone. La Sala Camino, in pieno stile british, caratterizzata da divani Chester, tavoli in legno e sedie in pelle, con un pianoforte a vista per la musica dal vivo. Infine, la Scotch Room ed il suo imponente bancone su cui troneggia la bottigliera in legno con 60 etichette di whisky vintage fuori produzione e 500 etichette in mescita.

Deliziosi abbinamenti british con prodotti tipici
Dalla prima colazione al tea time (la cena è temporaneamente sospesa causa normativa Covid), ci si può deliziare con prodotti locali a km 0, selezionati tra i migliori piccoli produttori. Come ad esempio, i formaggi, lo yogurt di pecora biologico e la deliziosa ricotta, provenienti dalla Tenuta Il Radichino dei Fratelli Pira, nel viterbese che vanta una lunga tradizione familiare casearia.

Cocktail, whisky e té
Un’attenzione particolare è dedicata alla carta dei cocktail, un vero e proprio giro del mondo dove, ogni cocktail, classico o a base whisky rappresenta un paese diverso e viene presentato in maniera molto scenografica. Mentre, per gli amanti della bevanda inglese per eccellenza, non c’è che l’imbarazzo della scelta tra le trenta tipologie di té, tra classici neri, semi fermentati, bianchi ed invecchiati.

Lo chef propone il delivery e il take away
Cucina sana, eticamente sostenibile e con zero waste, sono le parole chiave dello chef Valerio Mattaccini che purtroppo, trovandosi a fare i conti con questo periodo di pandemia e non potendo comunque tenere a bada il suo estro creativo, dalle 18 in poi, propone i suoi piatti con un servizio di delivery e take away.