Panettoni, spumante, pasta, cotechini, zamponi, salumi e formaggi. Tra Natale e Capodanno sulla tavola degli italiani ha vinto ancora una volta il Made in Italy e la produzione alimentare nazionale ha letteralmente volato, facendo segnare una crescita del 10,3%. Complice la preoccupazione per la risalita dei contagi Covid, italiani (e stranieri) hanno speso più per la tavola che per veglioni, concerti in piazza e discoteche.
Pranzi e cenoni da oltre 5 miliardi di euro
E così dalle case degli italiani durante le festività sono spariti 67 milioni di kg tra pandori e panettoni, 85 milioni di bottiglie di spumante, 20mila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di kg tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci per un valore complessivo di 5,1 miliardi di euro, solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat. Una tendenza confermata anche all’estero con il record storico per il Made in Italy alimentare sulle tavole di Natale e Capodanno di tutto il mondo e l’export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi ma anche caviale tricolore che solo per il periodo di Natale raggiunge i 4,4 miliardi di euro, in aumento dell’11%, secondo la proiezione Coldiretti su dati Istat del commercio estero relativa al mese di dicembre 2021.
E all’estero vogliono il nostro caviale e i nostri tortellini
Ad aumentare a doppia cifra è il valore delle esportazioni di tutti i prodotti più tipici del Natale, dallo spumante (+29%) ai panettoni (+25%), ma ad essere richiesti – continua la Coldiretti – sono anche il caviale Made in Italy, che fa segnare una crescita boom sui mercati internazionali con un +146%, e sempre piu’ gettonate sono anche le paste farcite tradizionali del periodo freddo, come i tortellini (+4%). In salita pure la domanda di formaggi italiani che fanno registrare un aumento in valore delle esportazioni del 12%, cosi’ come quella di prosciutti, cotechini e salumi (+12%).