Dall’11 al 22 ottobre 2024, Cervia si trasforma nella capitale mondiale dell’aquilone grazie ad Artevento, il Festival Internazionale dell’Aquilone più longevo del pianeta giunto alla sua 44a edizione. Per l’occasione, il Magazzino del Sale di Cervia ospiterà una mostra inedita dedicata ad aquiloni giapponesi antichi e contemporanei
Non un semplice festival Artevento, ma un punto di riferimento internazionale per la tutela e la valorizzazione delle culture dell’aquilone nel mondo, tanto che la sua direttrice artistica del festival, Caterina Capelli, è stata recentemente scelta come testimonial di riferimento per la salvaguardia dei saperi e delle pratiche tradizionali dell’aquilone dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura.
I momenti principali del festival
Kermesse di richiamo internazionale, Artevento prende il via oggi venerdì 11 ottobre sulla spiaggia di Lungomare D’Annunzio, dove i cieli si riempiono di aquiloni colorati fin dal mattino. Tra i protagonisti più attesi spicca Albert Trinks, aquilonista olandese di fama internazionale, noto per i suoi aquiloni “edo” ispirati alla tradizione giapponese e dedicati alla difesa dei diritti umani.
Domenica 13 ottobre, inoltre, in occasione della giornata internazionale One Sky One World, si terrà la Parata per la Pace, organizzata in collaborazione con la Fondazione PerugiAssisi. L’evento vedrà la partecipazione di società civile, ONG e associazioni, con un focus particolare sui temi del salvamento in mare, dell’accoglienza e della solidarietà.
Il Giappone ai Magazzini del Sale
Il cuore dell’evento sarà la mostra inedita Il Giro del Mondo in 80 Aquiloni – speciale Giappone, ospitata nel suggestivo Magazzino del Sale Torre. L’esposizione celebra il recente gemellaggio tra il Museo dell’Aquilone di Cervia e il Tako no Hakubutsukan di Tokyo, oltre a presentare una collezione unica di aquiloni “musicali” della città di Nagoya.
Artevento è dunque l’occasione giusta per scoprire un’altra tradizione, quella del sale di Cervia, legato a doppio filo alla storia dei suoi magazzini. Sede della mostra è, in particolare, il Magazzino del Sale Torre, edificio costruito nel 1691 per lo stivaggio del sale e oggi sede del MUSA, Museo del Sale, che custodisce oggetti, immagini e documenti testimoni della civiltà salinara.
Nato dalla passione di un gruppo di appassionati guidati da un ex salinaro, il MUSA nasce negli anni ’80 per raccogliere e preservare attrezzi, documenti e testimonianze di un’epoca ormai passata, ma ancora viva nei ricordi dei cervesi. Nel 1959, una rivoluzione silenziosa sconvolse infatti il paesaggio e le tradizioni della salina di Cervia. Si passò dalla lenta e laboriosa raccolta manuale, un tempo affidata alle sapienti mani di generazioni di salinari, a un sistema meccanizzato che trasformava le antiche salinette in vasti bacini. Gli attrezzi in legno, fedeli compagni di lavoro per secoli, furono sostituiti da ingombranti macchinari. Scomparve così un mondo fatto di ritmi lenti, di legami familiari e di un profondo rispetto per la natura, lasciando spazio a un’industria più efficiente ma meno intima. Eppure, proprio in questo momento di grande cambiamento, nacque la necessità di preservare la memoria di un passato che rischiava di essere dimenticato. Grazie all’impegno dei salinari, oggi possiamo rivivere le emozioni e i sapori di un’epoca che, seppur lontana, continua a far parte dell’identità di Cervia.
Il famoso sale dolce di Cervia
Il sale di Cervia, protagonista silenzioso di questa storia, è rinomato per la sua dolcezza e purezza. Sale marino integrale che mantiene intatte le sue caratteristiche naturali, la sua unicità deriva dalla posizione geografica della salina, la più a nord d’Italia, e dal processo di lavorazione che preserva gli oligoelementi e le proprietà benefiche del sale. Presidio Slow Food dal 2004, è definito dolce perchè privo di quel retrogusto amarognolo tipico del sale: le particolari condizioni climatiche di Cervia, unite a un’antica tecnica di lavorazione, favoriscono una cristallizzazione del sale che limita la presenza di sali amari. Questo processo naturale conferisce al prodotto finito un gusto particolarmente gradevole e delicato
Artevento si conferma dunque non solo come una celebrazione dell’arte e della creatività, ma anche come un’occasione per riscoprire la ricca storia e le tradizioni di Cervia, città che ha saputo trasformare il sale in un tesoro identitario e culturale.