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11 vini per brindare alla Pasqua

Tra piatti classici regionali e ricette della tradizione, la Pasqua di quest’anno sarà onorata come sempre seppur con tutte le restrizioni agli spostamenti dovuti al momento che viviamo. Se la tradizione nei piatti resta un aspetto a cui non rinunciare, per gli abbinamenti si potrà almeno osare e “viaggiare” lungo l’Italia per scegliere l’etichetta di vino che più piace. Ecco allora i suggerimenti di VdG Magazine per brindare alla Pasqua racchiusi in undici etichette, da nord a sud.

Gavi DOCG “Mine” (Piemonte)

Il Mine Gavi DOCG è un bianco piemontese che nasce dalle migliori uve Cortese delle 11 terre che compongono questa piccola ma complessa area di produzione. Ad ispirare Giusi Scaccuto Cabella (ideatrice del Mine) sono stati infatti undici piccoli produttori di uva, in un territorio di appena 20 km con tutti vigneti a conduzione familiare. Le differenze delle caratteristiche di ogni terra si riscontrano al profumo e al sorso, si riconoscono la struttura e la componente alcolica delle terre rosse, la mineralità e la sapidità delle marne arenarie e la finezza e l’eleganza delle terre bianche.

Spumante Brut “Acqui Rosé” DOCG – Monteruello (Piemonte)

Restiamo in Piemonte da dove arriva un’altra proposta davvero interessante per brindare alla Pasqua. È lo Spumante Acqui Brut Rosè di Monteruello, azienda agricola del Monferrato che ha deciso di riprendere la storica tradizione del vino Brachetto reinterpretandola attraverso la formula dello Spumante secco. Con metodo Martinotti. Un vino morbido e profumato, giovane e fresco, con bouquet floreale, piacevole retrogusto di piccoli frutti rossi e finale elegante. Vino di grande personalità e piacevolezza, che si esalta anche abbinato a ricette speziate o come aperitivo.

Amarone della Valpolicella Classico 2016 – Tommasi (Veneto)

L’Amarone della Valpolicella DOCG 2016 è il Classico per eccellenza della famiglia Tommasi, un vino unico, potente, elegante e armonioso. Il colore è rosso rubino intenso, al naso emergono sentori intensi e netti di ciliegia matura, amarena, frutti di bosco seguiti da toni freschi e leggermente speziati. In bocca quest’Amarone si presenta secco e morbido allo stesso tempo, avvolgente ed equilibrato, con un finale che regala un’ottima persistenza. Perfetto in abbinamento con selvaggina e carni rosse, ma soprattutto è il compagno ideale per una festa da trascorrere serenamente insieme.

Collio Bianco “Bràtinis” – Gradis’ciutta (Friuli)

Il Collio Bianco “Bràtinis” di Robert Princic è per antonomasia il vino per le occasioni speciali. Un tempo veniva prodotto in piccole quantità e fino a pochi anni fa non veniva mai proposto fuori dall’azienda, ma consumato solo in particolari occasioni di famiglia. Oggi Robert Princic, titolare di Gradis’ciutta, produce il “Bratinis” utilizzando uve Chardonnay, Ribolla gialla e Sauvignon, tutte provenienti dalle marne argillose, la famosa “ponca”. Fresco e complesso, con fragranze che spaziano dai fiori di primavera alla dolcezza dei frutti gialli, è un ottimo vino da degustare durante il pranzo di Pasqua.

Grüner Veltliner – Abbazia di Novacella (Alto Adige)

Originale interpretazione quella dell’Abbazia di Novacella, in Alto Adige, del Grüner Veltliner. La sua aromaticità, particolarmente incisiva e intensa, tutta giocata su note fruttate e speziate, la grande freschezza al palato, nonché l’ottima propensione all’invecchiamento, lo hanno fatto diventare uno dei vini più pregiati della linea Praepositus dell’Abbazia di Novacella, fondata nel 1142 e considerata una delle più antiche cantine attive al mondo.

Rosé Lambrusco di Sorbara Spumante -Cantina della Volta (Emilia-Romagna)

La finezza di un perlage che solo la lunga e lenta sosta in bottiglia riesce a rendere interminabile, il naturale talento spumantistico del Lambrusco di Sorbara, il fascino di un colore quale il rosé sono i tre ingredienti che rendono il Lambrusco Rosé di Modena Spumante DOC Metodo Classico dell’azienda modenese Cantina della Volta un compagno ideale durante le occasioni di festa. Una bollicina inusuale, molto versatile a tavola.

Rosé Marche IGP Rosato – Velenosi (Marche)

Con il suo colore rosa quarzo brillante cattura subito l’attenzione. È il Rosé Marche IGP dell’azienda Velenosi, 100% Montepulciano, un vino immancabile sugli scaffali delle migliori enoteche di tutto il mondo, che a buon diritto rappresenta il simbolo del “made in Marche”, quando si parla di vino. Siamo ad Ascoli Piceno, nella cantina Velenosi, fondata, a metà degli anni ’80, da Ercole e Angela Velenosi. Grazie alle scelte produttive rispettose del territorio e alla consulenza dell’enologo Attilio Pagli, i titolari suggeriscono di festeggiare la Pasqua con questo rosé, fruttato e fresco, intrigante come il fiore che lo simboleggia: la rosa.

Brunello di Montalcino DOCG -Donatella Cinelli Colombini (Toscana)

 Se per il pranzo di Pasqua pensate di optare su dei primi a base di carne, come le lasagne o le tagliatelle al ragù di agnello, con un vino rosso non potrete certo sbagliare. Puntate su un buon Brunello di Montalcino come quello del Casato Prime Donne di Donatella Cinelli Colombini, prima cantina italiana con un organico interamente femminile: una bandiera per l’enologia in rosa. Sangiovese in purezza, questo rosso risulta al palato pieno, armonico e morbido. Elemento distintivo importante è la sua eleganza. Non ve ne pentirete.

“Kouros” Basilicata IGP Rosso – Vozzi (Basilicata)

Il reperto più famoso, simbolo del Comune di Chiaromonte è il Kouros, una statua di bronzo raffigurante una figura maschile nel fiore della giovinezza che incarna l’ideale di perfezione dell’aristocrazia greca. Ad esso si ispira questo rosso prodotto dall’azienda Vozzi, un blend di Sangiovese e Merlot che vuole sottolineare le proprie origini, quelle dell’antico territorio di Enotria, come fu battezzato dai Greci. Semplice da bere, capace di accompagnare perfettamente i pranzi delle feste.

“Zibibbo” Calabria Bianco IGP– Cantine Benvenuto (Calabria)

Il New York Times ha consacrato lo Zibibbo prodotto da Giovanni Celeste Benvenuto tra le eccellenze dell’enologia italiana e non solo calabrese. Quale occasione, la Pasqua, per brindare con esso! Dopo un lungo lavoro burocratico, l’azienda Benvenuto è riuscita a vinificare le uve Zibibbo di Pizzo per riportare in auge una tradizione secolare legata alle rotte commerciali dei fenici che portarono lungo le coste della regione queste uve, da sempre utilizzate per produrre un vino secco e non dolce. Un vino dal gran bel carattere, da provare.

Giovanni Celeste Benvenuto

Frappato “Rina Russa” Terre Siciliane IGP – Santa Tresa (Sicilia)

“Rina Russa” in dialetto siciliano significa “sabbia rossa”, un omaggio alle tonalità dei suoli delle campagne di Vittoria che Stefano e Marina Girelli di Feudo Santa Tresa hanno voluto dare a questo vino prodotto in biologico esclusivamente da uve Frappato, varietà autoctona per eccellenza della zona. Dal colore rosso rubino brillante, presenta profumi di frutti a bacca rossa e l’inconfondibile fragolina di bosco con un sapore che bilancia perfettamente freschezza e sapidità. Al palato regala un gusto rotondo e la piacevolezza di tannini fini. Fresco e persistente.

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