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6 Dicembre, 2023

Milano: i quattro cantoni della moda

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 È il “quadrilatero” più famoso nell’universo fashion quello che si articola nel centro del capoluogo lombardo, a due passi dal Duomo. Tra lusso sfrenato e piccoli negozi artigianali, andiamo alla scoperta di questo quartiere unico al mondo  “Via Monte Napoleone, il salotto di Milano, ritrovo delle signore, dell’élite della città. La Via Monte Napoleone, riverenze e baciamano, il vermout, l’americano, appuntamento nel bar…” cantava negli anni ‘50 Peter Van Wood, proprio quando la strada che collega Piazza San Babila a Via Manzoni raggiungeva l’apice della sua notorietà, presa d’assalto da boutique, gioiellieri e pelliccerie. E proprio Via Monte Napoleone, la quinta più costosa al mondo secondo l’indice Main streets across the world, è ancora oggi il cuore pulsante di un quartiere che, delimitato da Via Manzoni, Corso Venezia e Via della Spiga, prende il nome di Quadrilatero della moda e dove, da Louis Vuitton a Prada da Armani a Chanel, nessun grande brand rinuncia ad avere almeno una vetrina.  Store ecletticiAd accogliere i visitatori all’imbocco della via che affaccia su piazza San Babila, il grande negozio di Louis Vuitton e di fronte quello dei Fratelli Rossetti, marchio storico delle calzature Made in Italy; per l’intimo di alta gamma obbligatorio visitare la boutique La Perla che prevede anche un “espace privé” dedicato ai Vip Client. Al numero 22 di Monte Napoleone troviamo un negozio storico, le Vetrerie di Empoli, un trionfo di calici e bicchieri da collezione provenienti da ogni parte del mondo. Proseguendo verso Via Manzoni ecco aprirsi alla vista il grande Spazio Armani, un edificio su 6 piani di 6000 mq, ex cinema Capitol e caffè Alemagna, che comprende oltre agli store di moda e arredamento, un negozio di fiori, una fornitissima libreria, l’Emporio Armani Caffè, il famoso ristorante Nobu e L’Armani Privè, locale notturno frequentato dal jet set internazionale. Dopo una tappa da Pellini al numero 20, per ammirare i bijoux realizzati a mano con pietre dure e semipreziose, vere e proprie opere d’arte da indossare, d’obbligo un salto al D Magazine Outlet, lo store con le grandi firme super scontate per fare shopping senza mandare in rosso il conto in banca.  Una strada finaVia della Spiga è il terzo lato del Quadrilatero. Elegante e raffinata è chiusa al traffico, e quindi invita a dedicarsi allo shopping con tranquillità. Qui grandi nomi della moda e brand emergenti si alternano a piccoli negozi storici come Sermoneta Gloves, celebre marchio di guanti della più alta tradizione Made in Italy. Un salto da Tiffany & Co. per sentirsi un po’ Audrey Hepburn ci sta sempre bene, la tappa successiva però è quella nel cortile interno che ospita il monomarca della Maison Martin Margiela, storica griffe parigina per fashion addict. Imperdibile la boutique al numero 36 di Alan Journo, abiti e accessori unici e originali firmati da giovani designer provenienti da tutto il mondo, come Piers Atkinson con i suoi incredibili capelli scultura; al numero 1 di Via della Spiga il negozio di uno stilista italiano che sta facendo strada: Fausto Puglisi. Imperdibile quindi, all’angolo con Corso Venezia, la boutique di Dolce & Gabbana con le sue vetrine sempre interessanti: meraviglia per gli occhi quelle di Natale con tavole imbandite di dolci tipici siciliani. Ma il Quadrilatero è un quartiere vivo e ricco di contrasti, dove il lusso esibito va a braccetto con la piccola bottega artigianale, dove lo storico antiquario snob e un po’ fané convive con le luci abbaglianti del grande flagship store. Già nel 1963 la grande Franca Valeri nel documentario di Carlo Mazzarella, Gli amici di Milano, descriveva questi contrasti: “Una strada fine anzi fina come diciamo noi a Milano… il suo Caffè con rivendita, le sue calze per signora, come in una via popolare, negozietti piccoli, lo so io che sono milanese che lì ci sono le scope delle grandi famiglie, in un portone le collane delle grandi sarte, a un primo piano come niente, si nascondono le cure estetiche di mezza Milano bene, ma di fuori si vede poco”. Oggi, a distanza di sessant’anni il Quadrilatero della moda riesce a far convivere l’opulenza delle grandi boutique con la proverbiale sobrietà milanese, ed è proprio questo il segreto di un quartiere unico al mondo.    Dove lo spuntino è chicPasseggiando per Monte Napoleone, d’obbligo (almeno per chi può permettersela!) la sosta per un caffè o per il famoso aperitivo “Covino” alla Pasticceria Cova, fondata nel 1817, una delle più antiche di Milano, rinomata per il suo panettone. Al numero 9 la nuovissima location della pasticceria Marchesi, fondata nel 1824 e con già una sede storica in Via Santa Maria alla Porta. Un trionfo di praline e cioccolatini: da provare la pasticceria mignon. Al numero 15 di Corso Venezia, accanto alla boutique uomo di Dolce & Gabbana, si trovano invece il Bar Martini e Il Martini Bistrot, nati dalla collaborazione tra i due celebri marchi, un luogo unico dove bere un aperitivo o assaporare una cena ispirata alla tradizione siciliana, in un’atmosfera raffinata e glamour.  Tesori nascostiAll’interno delle quattro vie che racchiudono il Quadrilatero si sviluppa un dedalo di strade altrettanto interessanti dove è possibile incontrare, tra una boutique e l’atra, tesori artistici inaspettati, in tipico stile milanese. In Via Bagutta per esempio si trova la celebre Osteria Bagutta, frequentata dall’intellighenzia milanese fin dagli anni ’30 e sede dell’omonimo premio letterario; poco più avanti abbiamo l’Olfattorio Bar à Parfums, uno spazio dedicato ai profumi di nicchia oltre alla cosmesi e al make up di lusso, per un’esperienza “sensuale” unica nel suo genere. In Via San’Andrea, al numero 6, tra la boutique di Cesare Paciotti e quella di Chanel si trova il Palazzo Morando che ospita uno dei più interessanti musei civici di Milano, dedicato alla moda e al costume. In Via Gesù invece si trova la casa museo Bagatti Valsecchi, sede di un’importante collezioni d’arte rinascimentale; all’interno del museo anche Il Salumaio di Montenapoleone, il ristorante di una delle salumerie-gastronomie più blasonate di Milano che dal 1957 serve generazioni di clienti del quartiere.

Letto questo?  22 marzo, Giornata Mondiale dell'Acqua

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